I segreti della longevità

Ognuno si costruisce la realtà che poi subisce.

Ciò che eravamo ieri, ciò che siamo oggi e che potremmo diventare, dipende dalla realtà che ci costruiamo intorno. 

Perché è la nostra realtà che va ad impattare sul DNA.

Il DNA è un codice presente nelle cellule. Si tratta di un lungo e sottile filamento attorcigliato su sé stesso che va formare i cromosomi. Nei cromosomi abbiamo i geni, brevi sequenze di questo filamento, e ogni gene contiene un messaggio, una informazione di ciò che noi siamo.

E’ come un “libretto delle istruzioni”, dove non c’è soltanto scritto il colore degli occhi e dei capelli, ma tutto ciò che ha a che fare con le nostre funzioni, con il nostro metabolismo. 

Dentro quel libretto c’è la chiave di accesso per decifrare la nostra esistenza, ed anche il modo di poterla cambiare.

Perché c’è una cosa che abbiamo compreso sul DNA: 

Questo filamento non è una struttura rigida, ma si trasforma, anzi lo si può plasmare. Lo abbiamo scoperto con l’epigenetica.

In pratica segnali provenienti dall’ambiente dentro cui viviamo arrivano sotto forma di molecole, fino al DNA delle nostre cellule. 

Sono questi segnali provenienti dall’ambiente, che possono plasmare il DNA fino a modificarne la sua struttura. 

Questi segnalisono le nostre abitudini, i comportamenti del nostro stile di vita. Sono loro che attivano i geni che producono una serie di cambiamenti all’interno delle nostre cellule.

I cambiamenti potranno essere favorevoli o sfavorevoli al benessere cellulare. Dipende dal tipo di segnale che arriva dall’ambiente con i nostri comportamenti.

L’intera nostra esistenza nel bene e nel male, è il frutto dunque di queste continue interazioni: segnali che dall’ambiente che ci creiamo che impattano sui geni del nostro DNA. 

Quindi quel cambiamento che vogliamo essere, dipende dagli stimoli che sappiamo darci con lo stile di vita.

Sono le azioni del nostro stile di vita: dal modo in cui ci nutriamo, al tipo di attività fisica, al modo in cui gestiamo lo stress o le nostre emozioni a determinare cambiamenti nelle nostre cellule. 

Da questi messaggi dipendono salute e malattia. Dipende la nostra esistenza.

Il punto è come possiamo innescare l’accensione di geni favorevoli per avere una vita sana e longeva?

I GENI SIRT E LE SIRTUINE

Gli scienziati sono riusciti a individuare nei nostri cromosomi, una famiglia di 7 geni che svolgono un ruolo fondamentale per lanostra salute.  Questi sono i geni SIRT, che sono responsabili della produzione di particolari proteine chiamate sirtuine.

Le sirtuine sono una specie di operai specializzati; perché si occupano di riparare non solo il DNA danneggiato, ma anche le altre strutture cellulari danneggiate, rimettendo a nuovo la cellula. 

Di fatto grazie alle sirtuine le cellule aumentano la durata del loro ciclo cellulare.

Gli scienziati chiamano i geni sirt come i geni della longevità e parlano delle sirtuine come diproteine che, grazie alle loro funzioni riparative, ci permettono di avere una vita sana e longeva.

Diversi studi infatti dimostrano come la presenza delle sirtuine riesca a rallentare l’invecchiamento cellulare, e ridurre il rischio di malattie croniche correlate all’invecchiamento.

Come possiamo tenere accesi i geni della longevità per produrre le sirtuine? 

C’è un modo per farlo, lo abbiamo imparato dal passato studiando la nostra evoluzione.

Abbiamo scoperto infatti che le sirtuine si attivano ogni qualvolta si vivono condizioni di temporaneo disagio, quali possono essere le temperature rigide, scarsità di cibo, le difficoltà fisiche.

Per i nostri antenati del paleolitico che vivevano in una natura ostile e selvaggia, l’attivazione delle sirtuine era un meccanismo che garantiva loro la sopravvivenza e la possibilità di resistere, in un ambiente così selvaggio.

Infatti quando dall’ambiente esterno arrivano alla cellula segnali di disagio, cosa molto frequente ai tempi del paleolitico, le cellule che subiscono questo disagio e vanno incontro a “carenze di energia”

E’ questo il segnale di innesco identificato dai ricercatori per attivare nel DNA la trascrizione dei Geni Sirt e la produzione delle sirtuine.

Quando noi oggi ci troviamo ad affrontare condizioni di “temporaneo disagio” anche le nostre cellule vanno in carenza di energia. 

Ecco quindi entrare  gioco le sirtuine,  la cui funzione è diconcentrare le poche risorse di energia ancora disponibili nella cellula verso i processi di riparazione cellulare, per garantirne la sopravvivenza.

Il segreto dunque per l’attivazione delle sirtuine, le proteine della longevità, risiede nel mettere le nostre cellule periodicamente in condizioni di carenza di energia.

Questo per noi vuol dire abituarsi a vivere piccole forme di disagio nel nostro stile di vita.

Al contrario la nostra cultura propone invece modelli e stili di vita che sono diametralmente all’opposto: una vita comoda ed al caldo, dove tenere lontano tutto ciò che possa essere riconducibile a disagio, fatica, difficoltà. 

Il non essere più abituati a gestire forme di disagio nella nostra vita, ci rende più deboli anche con la nostra salute. Perché vengono a mancare dall’ambiente i segnali che tengono accesi i geni della longevità.

L’ESEMPIO DELLE BLUE ZONE

Ci sono cinque aree geografiche sulla faccia della terra molto distanti tra di loro e senza alcun collegamento, ma con un numero insolitamente alto di persone longeve ultracentenarie, liberi da malattie e da ogni forma di disabilità. Queste aree le chiamano le “BLU ZONE”.

Due di queste zone blu sono in Europa: una in Italia in Sardegna nei territori dell’Ogliastra e della Barbagia, l’altra in Grecia nell’isola di Icaria. 

Le altre zone blu sono in Costa Rica nella penisola di Nicoya, ad Okinawa nel sud del Giappone, ed infine a Loma Linda nello stato della California, presso la comunità cristiana degli avventisti del settimo giorno.

Le popolazioni di questi territori sono oggetto di studio da parte di molti scienziati, alla luce del fatto che le abitudini del loro stile di vita possono funzionare da fattori di trascrizione per attivare i geni della longevità, a conferma che sono le abitudini quotidiane nella realtà che ci costruiamo intorno a modificare le attività dei nostri geni ed incidere sulla nostra salute. 

Pur nelle loro differenti etnie, culture e religioni, sono state identificate quattro componenti dello stile di vita che accomunano queste popolazioni così diverse. 

E’ all’interno di queste quattro componenti che risiedono i segreti per una vita sana e longeva. Da lì partono i segnali che fanno tenere accesi i geni della longevità per produrre le sirtuine.

La prima di queste quattro componenti è il “Cibo Strategico”: 

Tutti gli abitanti delle Blu Zone tendono ad avere un tipo di alimentazione fatta di cibi poco raffinati, poco calorici e ricchi di fitonutrienti.

Dove hanno una parte rilevante le fibre e le verdure, che apportano numerose vitamine e antiossidanti.

L’apporto sia di proteine che dei grassi proviene da fonti alimentari “sane”: le proteine derivano dal pesce pescato in mari puliti, o da animali di piccola taglia allevati all’aperto. C’è poi un ampio consumo di proteine vegetali dai diversi tipi di legumi.

I grassi sani sono gli omega 3 provenienti dal pesce pescato e dalla frutta a guscio oleosa, e l’acido oleico di cui l’olio di oliva ne è particolarmente ricco. 

La seconda componente è “Attività Fisica Quotidiana”: 

A loro non serve fare sport perché si muovono a sufficienza nella vita quotidiana. La maggior parte delle persone delle Blue Zone usano camminare a piedi per gli spostamenti, e fanno ampio uso del lavoro nei campi come attività fisica. 

La terza componente sono le “Relazioni Interpersonali”: 

Ciò che accomuna queste popolazioni è il loro senso di appartenenza. Sono infatti delle piccole comunità dove tutti si conoscono tra di loro, e si aiutano vicendevolmente. 

Le relazioni tra le persone non sono determinate dal successo sul lavoro o dalla loro produttività, e le persone anziane sono considerati  “ persone sagge della comunità”.

La quarta componente è laPresenza di forti valori spirituali”

Esiste in tutti gli abitanti delle Blue Zone una forte spiritualità, che rende la loro vita più serena e piena di speranza. Non ha importanza da dove provenga questa spiritualità, importante è che ci sia, ogni forma di spiritualità aiuta le persone a raggiungere maggior equilibrio e serenità.

Così a Okinawa in particolare è molto forte la tradizione delle arti marziali, come la pratica della meditazione.

Allo stesso modo è molto forte il senso religioso “copto-ortodosso” degli abitanti dell’isola di Ikarya in Grecia, o del gruppo della “Comunità Avventista del settimo giorno” a Loma Linda in California. 

Come vedi sono strategie semplici ma ognuna in grado di innescare nelle cellule a cascata meccanismi da cui dipende il benessere della nostra salute. Possiamo inserire queste componenti anche nel nostro stile di vita, in qualunque contesto ci troviamo, per cambiare in meglio la nostra vita.

C’è una frase di M. Luther King che dovremmo fare nostra: 

“Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla”.

Forse non siamo responsabili se viviamo in una realtà dove non arrivano segnali giusti per una vita sana e longeva, ma lo diventeremo se non facciamo nulla per cambiare. 

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Antonio Maone

Dr. Antonio Maone

Medico del Benessere e Personal Coach e Ideatore del Wellness Molecolare

Alleno professionisti a migliorare salute e forma fisica con lo stile di vita, unendo la medicina tradizionale con altre discipline scientifiche.
Ho ideato il “Wellness Molecolare”, un metodo per procacciarsi salute e benessere con lo stile di vita da cui ne ho tratto un libro.

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