La storia di Sergio
Sergio ha 44 anni e ha un passato da sportivo professionista.
È stato un giocatore di basket di alto livello. Fin dalle giovanili i campi di basket ed i palazzetti erano la sua seconda casa. Oggi fa l’informatore medico per una importante azienda farmaceutica, ma non ha rinunciato a quella che per lui non è stata solo passione sportiva giovanile, ma una scelta di vita: il basket. E sebbene, per via del lavoro, è fuori casa tutto il giorno, continua regolarmente ad allenarsi e a giocare a basket di sera, partecipando ai campionati minori. Grazie al suo talento e alla sua esperienza è molto richiesto perché Sergio è di quelli che in campo fa la differenza, capace di decidere le sorti di una partita all’ultimo secondo; è un punto di riferimento per i giocatori più giovani della squadra.
Sergio è il classico ragazzo che il basket ce l’ha nel cuore, uno di quelli che continua ad allenarsi seriamente con la mentalità del professionista senza prendere un euro. È sempre puntuale agli allenamenti, ed è sempre l’ultimo a lasciare il campo a fine allenamento.
Quando il peso aumenta e calano le performance sportive
Ma un giorno si rende conto che, nonostante tutto il suo impegno e la fatica profusa, da qualche anno a questa parte il suo peso continua ad aumentare, e questo gli comporta un peggioramento nella sua prestazione atletica. Sa bene che gli anni passano per tutti, ma questa volta è diverso, perché nonostante abbia intensificato gli allenamenti, il suo peso continua ad aumentare lo steso.
Capisce che c’è qualcosa che non va, vede quelle nubi minacciose all’orizzonte che si materializzano con il peso sulla bilancia che continua ad aumentare. E la cosa proprio non gli va giù. Il messaggio è molto chiaro: non sei più come una volta, non puoi competere con chi è più giovane di te, è meglio che tu smetta e ti accontenti di fare il giusto, magari qualche partitella tra amici ogni tanto, come tra scapoli e ammogliati.
La soluzione non sta nella dieta
Io e Sergio ci conosciamo da anni, e conosco bene la sua passione per questo sport avendogli fatto per tanti anni la visita medico sportiva. Per questo si rivolge a me consapevole di chiedermi non una dieta, che tanto non potrebbe seguire stando tutto il giorno fuori casa, piuttosto di una strategia alimentare da poter adattare nel suo stile di vita che gli consenta di tornare in forma come una volta. Insomma quello di cui ha bisogno è di un nuovo equipaggiamento (una strategia nutrizionale) per il suo corpo che stava cambiando, e gli mandava segnali molto chiari e inequivocabili.
Ci siamo incontrati e, dopo aver fatto alcuni esami, abbiamo come prima cosa definito insieme il suo peso forma ottimale che gli consentisse di ottenere la massima performance possibile, quindi abbiamo ragionato sulla routine delle sue giornate lavorative, per individuare le criticità della sua giornata, ed infine abbiamo impostato i pasti giornalieri secondo una specifica strategia a lui più sostenibile con degli obiettivi intermedi ed un obiettivo finale da raggiungere.
I risultati ottenuti da Sergio con la “Food Strategy”
Per un atleta serio e professionista come lui è bastato poco centrare l’obiettivo: perdere 9 kg nel giro di tre mesi. Al termine di questo periodo, oltre al piacevole miglioramento nell’aspetto fisico e allo stare bene fisicamente, per Sergio è arrivata la soddisfazione di venire convocato in Nazionale (categ. Master) ed essere stato una pedina fondamentale della squadra che in quella edizione vinse il campionato del mondo. Tutto questo in soli 3 mesi dal nostro incontro. Da allora sono passati tre anni, e Sergio continua a giocare a basket, ed essere un giocatore molto richiesto per la sua esperienza e soprattutto per la sua longevità atletica. Ora che ha capito come gestire la sua forma fisica Il suo peso si mantiene stabile ed è rimasto invariato a quello concordato tre anni fa.
Perché dopo i 40 anni si aumenta di peso
Il nostro metabolismo è regolato da due condizioni opposte: da una fase anabolica dove prevale la crescita dei nostri tessuti, e da una fase catabolica dove invece prevale la degradazione progressiva dei tessuti e organi. Questi due processi coesistono nella nostra vita con equilibri diversi, essendo regolati dal nostro sistema ormonale. In generale possiamo dire che la fase anabolica prevale nella prima fase delle nostra vita, in età giovanile fino ai 20 anni circa. Dai 20 ai 40 anni abbiamo un sostanziale equilibrio tra anabolismo e catabolismo, mentre dopo i 40 anni iniziano a prevalere i fenomeni catabolici.
Se durante questa fase non interveniamo a regolare il nostro equilibrio ormonale con la giusta nutrizione e l’esercizio fisico nel nostro stile di vita, è inevitabile aumentare di peso e aumentare la massa grassa della circonferenza addominale. In altre parole, superati i 40 anni gli stimoli nella vita quotidiana di un certo stile di vita, possono sbilanciare quella condizione di equilibrio tra anabolismo e catabolismo e determinare inevitabilmente un aumento della massa grassa.
A Sergio era capitato questo, il regime nutrizionale che aveva adottato, anche per questioni di lavoro, ora che aveva superato i 40 anni, a seguito del suo modificato assetto ormonale non gli consentiva più di mantenere un certo equilibrio tra le due fasi anaboliche e cataboliche, di conseguenza a risentirne era la sua condizione fisica e l’aumento del peso corporeo, con l’accumulo di tessuto adiposo localizzato tipicamente intorno alla cintura addominale. Con una food strategy mirata ha ritrovato l’equilibrio e la forma fisica giusta.